Sentinelle e angeli custodi. Il supporto psicologico ha molteplici forme
Michele
Ciao Dottoressa, il mio amico mi ha detto che non riesce a dire una cosa al suo psicoterapeuta.
Allora ho pensato che avrei potuto dirla a te, e tu riferirla al tuo collega dato che lavorate insieme. Il mio amico l’ha trovata una buona idea, giusto per sbloccare la situazione… Quindi, puoi anticiparglielo tu, così poi in seduta affronteranno insieme la cosa?
Sara
Sono preoccupata per i miei genitori che non vanno d’accordo; litigano sempre, non riescono a comunicare, non si capiscono, non si ascoltano.
Stavo pensando di regalare loro una seduta con uno psicoterapeuta… credo li possa aiutare… da soli non riescono a fare il passo di chiedere aiuto, ma io so’ come funziona la terapia, quanto mi è utile e penso che anche a loro farebbe bene.
LE SENTINELLE
Come l’etimologa del termine ricorda, le sentinelle, sono lì a sentire, ad ascoltare, come angeli custodi inviati a fare la guardia “di luoghi o cose di alta importanza spirituale o materiale” (Enciclopedia Italiana 1936).
Michele e Sara, sono sentinelle.
Attenti alla situazione dell’amico e dei genitori, se ne prendono cura, coinvolgendosi per non lasciarli soli e attivandosi per cercare un aiuto.
In alcuni Stati, le sentinelle, sono diventate un’istituzione sociale che contrasta la solitudine delle persone e consente l’intervento nelle situazioni di maggior difficoltà. In molti casi sono volontari. Me lo spiegavano i colleghi canadesi di Montreal. Le sentinelle si occupano di chi talvolta può essere molto o anzi troppo triste. Intervengono sia direttamente, sia attivando altre persone o Servizi.
I CUSTODI SOCIALI
La forma più istituzionalizzata e professionalizzata delle sentinelle prende il nome di Custodi Sociali. Li troviamo da questa parte dell’oceano. Nascono dalla collaborazione tra Comune di Milano e Cooperative. Ne ho scoperto il lavoro e il valore grazie alla mia esperienza di supervisore clinico al loro gruppo di lavoro.
I custodi sociali visitano, accompagnano, affiancano persone sole. Si occupano di quei “vicini di casa” facilmente dimenticabili, invisibili a chi non si sofferma. I custodi li raggiungono. Portano loro ciò di cui hanno bisogno o li accompagnano dove da soli non riuscirebbero ad arrivare.I custodi sociali sono professionisti.
Cambia il cappello, ma obiettivi e dedizione sono i medesimi delle sentinelle.
SENTINELLE E CUSTODI SOCIALI
Sentinelle e custodi sono lì. Attivi seppur spesso nella nella penombra. Sorvegliano. Ascoltano. Passeggiano. O stanno fermi.
In ogni caso pensano a ciò che notano e sentono.
Indugiano sulle persone e sulle loro parole e ancora di più, sui loro silenzi. Si attardano. Si inseriscono nella tregua tra il non esserci e il fare.
Così facendo riconoscono e proteggono il valore degli ‘oggetti-persone’ su cui si attardano e che curano nel tempo.
Non li ritengono perdibili o ghostabili come su Tinder.
“L’indugiare, d’altro canto, presuppone cose che durano; se le cose vengono solo usate e consumate, ecco che indugiare diventa impossibile” (Byng-Chul Han, La Scomparsa dei riti).
Sentinelle, custodi, amici o familiari che indugiano su chi hanno accanto dedicandogli parte del proprio tempo e del proprio pensiero. Lo dedicano ad un amico, ad un familiare o a un, fino ad allora, estraneo.
Poi spunta loro un’idea. O colgono un segno e ne fanno qualcosa. La condividono con il soggetto stesso o con qualcun altro. Danno una mano o cercano di attivare qualcuno.
Tutti quanti di tanto in tanto si può indossare tali abiti e funzioni.
Ciao Dottore, sono Giada e mi ha convinto la mia amica a chiedere aiuto…
Psicologo Psicoterapeuta
Centro Clinico di Psicologia Caltanissetta Buratti