”Il dottore mi ha mandato da lei perché ho bisogno di uno psicologo”.
“Per la verità la mia professione è quella dello psichiatra”.
“Ah, sa… io non ho mai capito la differenza!”.
Durante i miei molti anni di lavoro mi è capitato spesso di avere dialoghi di questo tipo!
È difficile infatti per i non addetti ai lavori avere le idee chiare su chi è e cosa fa lo psicologo, lo psicoterapeuta e lo psichiatra.
Erroneamente, per una scarsa informazione, queste tre professioni, molto diverse tra loro, sono considerate sinonimi, come se andare da un professionista o l’altro fosse lo stesso. Non è così !
Da qui, la mia idea di spiegare a voi lettori, le differenze fondamentali del lavoro di questi tre specialisti.
LO PSICOLOGO
Lo Psicologo è laureato in psicologia, laurea istituita agli inizi degli anni ’80 in alcune città italiane. In precedenza, non esistendo la facoltà specifica, si poteva diventare psicologo conseguendo un’altra laurea (come medicina, lettere o filosofia) ed effettuando poi tre anni di specializzazione in psicologia. Ovviamente, oggi, non sono più in tanti ad aver percorso questa seconda strada ed essere ancora in attività. Nel frattempo la facoltà di psicologia ha preso piede in quasi tutte le città italiane.
Attualmente la figura dello psicologo è inserita in diversi contesti, non necessariamente clinici o di cura. Anzi.
Abbiamo psicologi nelle aziende per la selezione e la formazione del personale. Nelle scuole per l’orientamento, o con gli sportelli d’ascolto. Nelle ricerche di mercato. Sul territorio con i programmi d’ intervento e di prevenzione.
Cosa fondamentale da sapere è che l’essere psicologo non dà diritto a fare psicoterapia. Fate attenzione!
LO PSICOTERAPEUTA
Lo psicoterapeuta è un professionista che, dopo la laurea in psicologia o in medicina, prosegue la formazione con una specializzazione di quattro anni che comprende un tirocinio e in cui è caldamente consigliato, se non obbligatorio, un percorso personale di psicoterapia.
Le scuole di specialità in psicoterapia sono tante e si affidano a tecniche e orientamenti teorici anche molto diversi tra loro.
Con Freud, il padre della psicoanalisi, si è aperto il mondo della cura attraverso la parola, che in oltre 100 anni di storia è andato sempre di più evolvendosi. Le teorie freudiane sono state modificate e rimaneggiate dai suoi successori dando vita a nuove formulazioni teoriche e approcci terapeutici più contemporanei.
Lo psicoterapeuta quindi fa la diagnosi, fa consultazioni psicologiche e ovviamente fa la psicoterapia.
LO PSICHIATRA
Lo psichiatra è laureato in medicina e in seguito specializzato in psichiatria, scuola di quattro anni con tirocinio annesso.
Essendo un medico, offre una consulenza psichiatrica e può utilizzare i farmaci nella cura degli stati di malessere psicologico e dopo ulteriori specializzazioni o master, può lavorare anche come psicoterapeuta.
Tali professionalità non sono in contraddizione tra loro, ma spesso sinergiche, pur se non necessariamente associate.
In alcuni casi, infatti, abbinare la farmacoterapia alla psicoterapia è utile, o in certi casi indispensabile, per ridurre più velocemente la sintomatologia acuta, sedare l’angoscia o le emozioni poco controllabili. Questo permette alla persona una maggiore tranquillità e libertà di pensiero per poter affrontare la psicoterapia.
di Manuela Colombo