Ecco, la crisi di coppia è arrivata a stravolgere la nostra relazione, portando con sé conflitti profondi, accompagnata da liti, a volte da urla, sicuramente da pianti e da sofferenza.
“A noi non accadrà mai!” Questo ci eravamo ripromessi all’inizio del nostro rapporto. Era un patto, una speranza, forse un’utopia, ma di quelle che fanno bene alla nascita di una storia d’amore.
“Ci ameremo per sempre” come in una favola con il lieto fine. Ci eravamo scambiati un dono, un segreto nell’intimità della nostra stanza e dei nostri cuori.
La vita continua a scorrere e noi ancora insieme; agli impegni se ne sono aggiunti altri, le responsabilità sono aumentate e i patti sono diventati sempre più strutturati quasi a formare una piramide che si fonda sulle nostre individualità e sulla promessa iniziale.
Abbiamo creato una rassicurante routine.
Ma l’immagine della nostra mente corrisponde proprio a quella reale?
LA FUGA COME “SOLUZIONE” ALLA CRISI DI COPPIA
Intorno a noi le coppie di amici, quelle che mai si sarebbero separate, hanno iniziato a cadere quasi sotto forze oscure.
Ci hanno confidato di quanto il/la partner fosse spaventosamente cambiato “All’inizio non era così …” o di come fosse noiosamente sempre lo stesso: “Se lui fosse…io sarei più …”.
Nel peggiore dei casi hanno pensato ad una separazione, a volte pacifica , a volte hanno ingaggiato una vera e propria “Guerra dei Roses”.
Quello che li accomuna è il tradimento del patto iniziale.
Ma noi resistiamo ancora e diamo consigli, ci poniamo come modelli e continuiamo, forse per il timore di perderci, a rinnovare il nostro patto aggiungendo sempre qualcosa in più affinché il nostro legame diventi definitivamente indissolubile e il “contratto” venga rinnovato.
E poi arriva, nella maggior parte dei casi inaspettata, nascosta in uno sguardo, colta nel tocco leggero di una mano calda, udita in una risata condivisa, velata da un dovere, la fuga. Può prendere le sembianze di una donna, di un uomo, di una passione, di un gioco, di un lavoro.
Anticamente le campane segnalavano:
- le incursioni dei pirati
- gli incendi
- il coprifuoco
- le pestilenze
- addirittura l’esattore delle tasse (fino agli anni ’80 del XX secolo)
Abbiamo udito quella campana suonare. Ma colti di sorpresa non ci siamo fermati abbastanza per capire se fosse il caso di scappare, di rincasare o semplicemente di fermarci.
Diventa difficile a quel punto fermare l’ardore adolescenziale ci ha colti di sorpresa e la passione ci ha travolti facendoci sentire nuovamente vivi e pronti a cambiare e a rinnovarci.
Ed improvvisamente il dono viene portato fuori dalla relazione; il patto viene tradito.
Quando c’è infedeltà, la crisi di coppia diventa ancora più forte e violenta perché il segreto d’amore e l’intimità sessuale su cui si basava la promessa, sono stati “rubati” da uno dei due partner e condivisi con un’altra persona.
LA ROTTURA DI UN EQUILIBRIO
Comunque inizi, la crisi di coppia è come un virus che blocca ed altera il funzionamento della nostra relazione e comporta un intervento.
Si deve scegliere se riparare i file rovinati, riscriverli oppure cancellarli.
Sicuramente qualcosa andrà perso ma il nostro sistema potrebbe uscirne rinforzato; a volte invece il danno è irreparabile.
Ci sentiamo arruolati in una guerra che non volevamo e che non ha motivi per noi di esserci ed esistere. Ne faremmo volentieri a meno.
Ci sentiamo smarriti e arrabbiati perché, quello che ci dava stabilità, diventa il motivo del nostro disequilibrio.
Quella stessa rassicurante routine che ci dava forza e coraggio, è diventata una prigione soffocante.
Sparisce l’intimità e ci sente come due fratelli in competizione.
Si è diventati antagonisti, avversari, in disaccordo; la propria identità sembra minacciata dall’altro e ci si arrocca dietro a delle barriere difensive per proteggersi e salvaguardarsi.
La persona che più ci ha dato gioia durante l’innamoramento sembra essere diventata il nostro carnefice.
Tutta la nostra esistenza è messa in gioco.
E’ indubbiamente un momento difficile e duro.
LA SCELTA COME “SOLUZIONE” ALLA CRISI DI COPPIA
Ogni crisi di coppia comporta una scelta.
L’etimologia della parola, se togliessimo l’accezione negativa, ci farebbe comprendere quali risorse e potenzialità sono implicite in questa fase della nostra vita.
CRISI: al greco (Krisis) κρίσις «scelta, decisione», derivazione di (Krino) κρίνω «distinguere, giudicare».
Storicamente, economicamente, politicamente, personalmente ha sempre generato un’evoluzione, un passo in avanti.
Ogni crisi comporta una scelta, una forte decisione; ogni scelta comporta un cambiamento.
Il “come eravamo” ed ora non siamo più, sembra essere devastante da affrontare. Ma altrettanto necessario.
Come un terremoto, andrà a far cadere in pezzi la nostra piramide come un castello di carta.
Ma saranno le fondamenta ad essere ciò che più dovranno importarci.
Se le nostre radici individuali sono profonde e sane, nessuno smottamento potrà farci cadere ed insieme avremo formato un terreno forte e resistente alle intemperie ed avversità.
Per chiudere la mia riflessione sulla crisi di coppia mi viene in mente un gioco per ragazzi che si organizza nei centri estivi: “Tre gambe”. A coppie, legati assieme per una gamba bisogna correre e raggiungere il traguardo.
In conclusione, nel gioco come tra i partner, è necessario muoversi insieme e coordinarsi per non inciampare altrimenti si cade fragorosamente a terra, facendosi male. Ciascuno dei due deve cercare il suo punto di equilibrio quindi e trovare quello della coppia.
di Franco Cattaneo