CARI MAMMA E PAPA’ C’E’ BISOGNO DI REGOLE
Caro papà e cara mamma ho pensato di scrivervi.
Non è semplice farlo. Non è mai semplice dirsi delle cose tra di noi, anche se tutti dicono che bisogna comunicare (psicologi inclusi).
in questo momento della mia vita parlarvi è ancora meno spontaneo, non è più come quando ero bambino e condividevamo tutto. Ora ho bisogno di fare da solo, non dovete spaventarvi. E’ cosi che funziona. Sta andando tutto bene.
Detto questo non divaghiamo.
Vi scrivo perchè mi rendo conto che in fondo avete ragione: il mondo lì fuori non è proprio così semplice come può sembrare.
E’ difficile da vivere e da capire. Non è chiaro cosa si può fare e cosa no. Cosa va bene e cosa è sbagliato. Che futuro avrò.
Essere adolescenti oggi è più difficile di quando lo eravate voi. Tutto è più confuso, sfumato, liquido e fraintendibile. Ma i confini esistono!
Una volta probabilmente tutto era più evidente.
Mi ricordo quando mi avete raccontato che la nonna dava del voi alla sua maestra e pure a suo nonno! Oggi ci diamo tutti del tu… ma non è che poi si è tutti amici o si è tutti sullo stesso livello. Il capo resta il capo. Il prof non è un compagno o un coetaneo.
Non è semplice leggere la realtà. E’ difficile per tutti e per noi ragazzi ancor di più. Per giunta i neurologi dicono che anche il nostro cervello non è del tutto completato. I muscoli crescono prima e più rapidamente del completo sviluppo neuro-cognitivo. Quindi anche se sono grande e grosso, non riesco a ragionare proprio bene sulle cose o sulle conseguenze dei miei gesti.
Ma nonostante ciò, come adolescente, devo spiccare il volo e buttarmi nel mondo. Per farlo devo anche banalizzare o minimizzare i rischi senza soffermarmi troppo a pensare. Credo che sia quello che accade se vuoi lanciarti col paracadute…se ci pensi troppo non lo farai mai.
lo stesso vale per me. Se mi ci penso troppo non troverò mai il coraggio di uscire dalla tana. Faccio come la marmotta sulla soglia.
Qui ho il primo problema: da una parte so che il mio entusiasmo e il mio coraggio sono indispensabili per lanciarmi, dall’altra parte però ho paura di non sapere bene come fare. di ritrovarmi in situazioni senza averci pensato abbastanza o senza avere gli attrezzi giusti per venirne fuori.
Mi rendo conto che mi mancano dei files… per esempio se un tizio mi insulta a me viene da picchiarlo, o fargli fare una figuraccia e postarla, cosi tutti lo vedono e lo insultano di più.
Qui chiedo aiuto a voi.
REGOLA 1
Caro papone e cara mamy aiutatemi a conoscere e a capire le regole del mondo. Cosa si può e cosa non si può fare? Quali sono le conseguenze e le implicazioni dei comportamenti nostri e degli altri, adulti o coetanei che siano? Se me lo fate vedere soprattutto coi vostri atteggiamenti piano piano ne divento consapevole.
Così facendo quando mi troverò in situazioni più o meno simili ragionerò sulle possibili conseguenze delle varie scelte che potrei prendere.
Cioè potrò pensare se faccio A probabilmente succederà A1.
Se faccio B probabilmente ne conseguirà B1 e B2 e meno probabilmente C.
O detto altrimenti se mi insulti e ti tiro un pugno guadagno popolarità, ma anche una denuncia.
Può sembrare ovvio ma non lo è! Se no non accadrebbero alcune cose no?! Li vedete i TG!
In fondo, quando capita di fare una cavolata anche a voi, vi ho sentito dire “non ci ho pensato!” Quindi significa che non avevate pensato davvero alle concatenazioni e alle conseguenze. Oppure neanche le sapevate. In ogni caso vi siete persi un pezzo.
REGOLA 2.
La pazienza. Semplice e chiara. Lo so, lo so a volte vi faccio impazzire. Ma come non è facile per voi spiegarmi le cose, non lo è per me ascoltarle. Però col tempo… Anche perchè se non vedo in voi la pazienza non riesco neanche a dirvi le cose.
REGOLA 3.
E pensando al fatto che non sia facile mi è venuta in mente anche un’altra cosa: aiutarmi a pensare non vuol dire che tutto possa sempre essere messo in discussione. Infatti capire il mondo vuol dire anche aiutarmi a sapere che alcune cose sono così e basta. Che non si può fare e punto. Così facendo pian piano lo riterrò normale; come ritengo normale che se viaggio con un volo low cost e non passano col carrello degli snack, non insulto la hostess o non strappo di mano la merenda a quello davanti.
Perchè no? Perchè no e punto. Diventerà normalità sempre meno frustrante e dolorosa.
Cioè, capire il mondo vuol dire scoprire che il mondo è fatto anche di cose che non sono modificabili. Dire che si può fare ed essere tutto è una bufala che qualcuno vuol farci credere. Falsa e pericolosa. Quindi, mamma e papà, sta a voi insegnarmi quando le cose vanno discusse e quando devono essere prese cosi come sono. Però per primi dovete saperlo voi…altrimenti è un po’ facile dire che sono io a non capire!
Questioni spinose vero. Mi sa che non è questa la sede per cose troppo complesse quindi non ora. Punto, potremmo dire. 😉
REGOLA 4.
Stavo infine pensando che questa spiegazione delle logiche del mondo è una cosa diversa dalla spinta a farmi fare A o B. In parole semplici, dal decidere voi cosa devo fare io. Se lo terrete a mente, illustrandomi senza pressare, probabilmente mi sarà più facile ascoltare fino alla fine.
Voi avrete fatto tutto il vostro dovere e io avrò imparato qualcosa di più che mi servirà per tutta la vita.
Mi avrete insegnato a leggere correttamente la realtà e a prevederne i rischi. So che vi chiedo tanto, e che qualche volta quando provate a farlo io mi scoccio. Per questo tornate al punto 2, la pazienza.
REGOLA 5.
Non contraddicetevi a vicenda. Mettete in ordine i vostri punti di vista prima di dirmeli… se no non posso capire cosa è vero e cosa no… cosa è giusto fare e cosa no. Tanti nostri problemi nascono anche da qui. Se non avete le idee chiare tra di voi, come fate a spiegarlo a me?
Prima di salutarvi mi sono accorto di una cosa e probabilmente l’ avrete notata anche voi!
Il pian piano, la pazienza, il tempo. Elementi che avete impiegato anche per leggere la mia lettera.
E’ vero ci vorrà del tempo per voi e per me. Le cose non si possono capire o cambiare in un attimo, no? Anche questa è una bufala, no?
Forse se ripensate alla vostra adolescenza vi verrà più facile capirmi e sopportarmi pazientemente e fiduciosamente.
Ecco guarda qui un esempio di conseguenze. Se ripenserete a voi da ragazzi (A) molto probabilmente vi sarà più facile empatizzare con me e con i miei atteggiamenti (A1) e se io vi sentirò illustrarmi le cose con calma per farmi conoscere e capire di più il mondo (B) probabilmente vi ascolterò con una disponibilità, attenzione e gratitudine (B1). Logico no?
Pà… Mà… Grazie per la pazienza.
Psicologo Psicoterapeuta