L’ALBO ILLUSTRATO:LEGGERE INSIEME AI BAMBINI
I libri sono giardini.
“Un libro è un giardino che puoi custodire in tasca”: ecco perché, fin da bambina, amo leggere.
I libri per me sono come escursioni in altri mondi: in altri giardini, come suggerisce il proverbio.
Tra i libri in prosa e quelli in poesia, ce n’è uno, peculiarissimo, che mi attira come fosse una calamita. Si trova nel reparto per bambini, in cui inevitabilmente mi trovo ogni volta che entro in una libreria: è l’albo illustrato.
Parole scelte con cura e immagini grandi, sognanti ed evocative oppure pulite nelle linee e nei colori.
Compro, felice, questi capolavori fioriti e poi me li porto in studio.
BAMBINI E LIBRI
Compro l’albo illustrato con la scusa dei miei pazienti bambini, anche se so benissimo che lo faccio soprattutto per me, per la me bambina che si illumina di gioia quando ne sfoglia le pagine. Durante le sedute capita spesso che un bambino si avvicini alla libreria e me ne porti uno da leggere.
“E perché?” potrebbe chiedermi qualcuno di voi. Perché leggo insieme ai bambini? E perché ritengo che l’albo illustrato sia una piccola forma d’arte di cui riempirsi la casa?
L’ALBO ILLUSTRATO
L’albo illustrato non è pieno di parole: di solito ha la forma del racconto breve o della poesia. Intrecciati alle parole, così pensate e scelte, ci sono i disegni che, meravigliosi, insegnano un alfabeto visivo di forme e di colori. Il linguaggio di questi libri, dunque, è sempre vivissimo, perché la narrazione è articolata per parole ed immagini: ecco il segreto del loro grande potere evocativo.
Il bambino può indugiare a lungo sui disegni, mentre ascolta le parole lette dall’adulto. I fili della parola e dell’immagine si intrecciano con delicatezza, come voci distinte ma armoniose. E lasciano, al bambino e a chi è con lui, lo spazio per inventare, per interpretare, per aggiungere a quelle pagine qualcosa di proprio.
LEGGERE INSIEME PER …
Un buon albo illustrato può essere usato anche da un bambino in solitudine, ma io qui desidero soffermarmi sulla bellezza della lettura insieme, adulto e bambino, in una dimensione molto intima di coppia.
Leggere, dunque, per avvolgere il bambino con il suono della nostra voce, come fosse una carezza.
Leggere, per immergerlo in un’esperienza che accresce la sua capacità di pensare.
Leggere, per spostare il nostro sguardo dai suoi occhi e per posarlo, con il suo sguardo, sulla pagina.
Leggere, per regalargli parole e immagini che esortino la sua mente creativa a volare.
Leggere, per incontrare parole nuove: insolite, rare.
Leggere, per invitare il bambino a leggere le non parole, le immagini della mente e del sogno.
Leggere, per affrontare momenti delicati, delicati argomenti.
Leggere, per dare forma all’impalpabile, per insegnare la poesia.
Leggere, per affiancare, al nostro, un altro pensiero: non troppo lontano, eppure diverso.
Leggere, per fare un’esperienza insieme, adulto e bambino, per intraprendere un viaggio.
L’ALBO ILLUSTRATO: UNA DIMESIONE SOGNANTE
Quando in studio leggo un libro ad un bambino, siamo fianco a fianco, seduti su poltrone morbide, vicine l’una all’altra. La luce di solito è bassa e calda.
Attraverso le ricercate pagine di un libro entriamo, io e il mio paziente bambino, in una dimensione sognante, in cui si parla di sé: dei sentimenti, delle emozioni che fanno ridere il cuore e di quelle che lo spaventano, delle cose importanti.
L’albo illustrato è un giardino prezioso in cui camminare piano, un adulto e un bambino, a piedi nudi.
Psicologa Psicoterapeuta
Centro Clinico di Psicologia Caltanissetta Buratti