SPIEGARE IL SESSO AI BAMBINI. INDICAZIONI PER GENITORI CONFUSI
Mamma cosa vuol dire fare sesso? Quando i bambini ci interrogano sul sesso, diventiamo inverosimilmente impreparati e confusi. Sbigottiti, non sappiamo più come li abbiamo fatti questi figli!
Spiegare il sesso ai bambini ci confonde. Sembriamo improvvisamente ebeti o, al più, diventiamo iper-scientifici.
Eppure i nostri bambini, chiedendoci del sesso, stanno domandando qualcosa che ha a che fare profondamente con la loro vita e con l’amore.
MI STAI CHIEDENDO UNA COSA IMPORTANTE
Sono il papà e la mamma le persone che, più di tutte, hanno il potere di dare valore all’esistenza e, anche se spesso ce ne dimentichiamo, la sessualità costituisce il nucleo più profondo della vita. Chiedendoci del sesso, il bambino ci chiede della propria nascita.
Offrire informazioni sulla procreazione dev’essere solo una piccola parte della nostra risposta. Parlare di sesso con attenzione e delicatezza, infatti, può aiutare il bambino su tanti fronti: a vivere senza sensi di colpa i desideri sessuali, per esempio; a sentirsi pienamente soddisfatto di essere un bambino o una bambina; ad avere una vita affettiva ricca. E, soprattutto, a dare significato e valore alla propria nascita, alla propria vita.
VORREI SAPERE COSA NE PENSI TU
Nel periodo in cui il bambino pone le prime domande, ha già le proprie teorie sul sesso: che bello quando un genitore le ascolta, senza porle in ridicolo. Quanto è rassicurante per un bambino sentire che la mamma e il papà sono contenti che lui stia esponendo loro i suoi ragionamenti.
Non c’è fretta di riempire la sua mente con tutto ciò che conosciamo: chiediamogli man mano quello che sa, prima di aggiungere qualcosa di nuovo. E non preoccupiamoci per le sue regressioni, per il naturale e occasionale ritorno alle sue vecchie teorie.
Un bambino ha bisogno di adulti che non ne reprimano la curiosità e che, anzi, lo incoraggino a progredire nelle sue ricerche, condividendo con loro i dubbi che ha sul sesso.
NEGLI OCCHI DI TUO PADRE E NELLA SUA BOCCA
Io amo i libri e alcuni libri per bambini mi incantano. “Mamma, prima dov’ero?” è il titolo di un breve libro di Davide Calì e di Thomas Baas, edito da Rizzoli.
È come una poesia sul concepimento e sull’amore, su un amore che è fatto di anima e di carne. Il bambino, infatti, chiedendoci del sesso, ci sta chiedendo proprio tutto: ci sta chiedendo come è nato, dov’era prima di esistere, come i suoi genitori l’hanno desiderato, come l’hanno inventato, quanto amore c’è stato dietro al loro sogno su di lui, in che modo la fisicità del sesso è legata all’amore tra i genitori e al loro amore nei suoi confronti.
E allora racconteremo di quell’ovetto piccolo piccolo, che sta in un posto speciale dentro alla mamma; e di quel momento meravigliosamente intimo in cui la mamma e il papà si sono avvicinati così tanto e così traboccanti d’amore da essere l’uno dentro l’altra; e di quel semino del papà che è andato come la pioggia a bagnare la terra. E racconteremo del nostro bambino, che è come un germoglio.
“Mamma, prima dov’ero?” si conclude così: “Negli occhi di tuo padre. E nella sua bocca.
E poi nella mia pelle e nel mio corpo”.
Psicologa Psicoterapeuta
Centro Clinico di Psicologia Caltanissetta Buratti