IL NARCISISTA: SE LO CONOSCI LO EVITI… O LO AMI
Avere un narcisista come paziente è senz’altro meglio che averlo come compagno.
Vederlo seduto sulla poltrona dello studio, è decisamente più confortevole e rassicurante che sdraiato sul divano del salotto.
Questo perché, è proprio durante la seduta di psicoterapia, che emerge quella parte più umana, insicura, preoccupata e fragile che il narcisista nasconde al mondo.
Travestendosi da uomo senza scrupoli, “ l’uomo che non deve chiedere mai”, come citava una vecchia pubblicità, si pone dentro alle relazioni con un egoismo quasi sadico. Anche ciò che apparentemente viene fatto per far piacere alla partner, in realtà, risponde al proprio bisogno di sentirsi speciale, unico, ammirato. “Desidera solo se stesso, elogia, ma è lui l’elogiato e mentre brama, si brama.”
Tutto ruota, e deve ruotare, intorno a lui perchè gli viene molto facile porsi al centro dell’attenzione.
Il narcisista è brillante, ha sempre la battuta pronta. Un vero seduttore a cui è difficile resistere.
Detto ciò, donne, se state leggendo con curiosità questo articolo è probabilmente per due ragioni: o perchè state cercando una diagnosi per il vostro partner, o perché, ancora, non vi siete perdonate la relazione col vostro ex narcisista che vi ha logorate per troppo tempo.
Per fortuna a consolarci ci pensa il poeta Ovidio, quando immagina Narciso “accolto nella sede infernale” dove continuerà ad ammirare la sua immagine riflessa nel fiume.
Perché alla fine… a furia di specchiarsi … Narciso affoga.
E giustizia è fatta!
LA GABBIA DORATA DEL NARCISISTA
Il narcisista vive nella perenne ambivalenza. Può sentirsi forte e onnipotente e allo stesso tempo fagocitato negli abissi dell’angoscia. Le emozioni forti, i discorsi intellettualmente stimolanti, le donne attraenti perché giovanissime, la carriera e il denaro sono il nutrimento di cui ha bisogno per sentirsi vivo.
“Sono un vampiro” disse Marco, l’uomo sorridente, disinvolto nel suo completo antracite, seduto di fronte a me: “Risucchio la giovinezza della mia nuova fidanzata. Con lei ho 20 anni in meno”.
La giovane ragazza, infatti, è una laureanda di giurisprudenza completamente abbagliata dallo splendore di lui. Il semplice fatto di sentirsi amata da un uomo così speciale la fa sentire unica e importante… e anche lei si sente un po’ speciale quando brilla della luce riflessa di Marco.
Dalle parole del mio paziente si nota il primo vero problema del narcisista. La paura di invecchiare che nasconde un’ angoscia ancora più profonda. L’angoscia di morire. Di non esistere più.
Ecco la gabbia. Accanto alla grandiosità fatta di intraprendenza, carisma e fascino si nasconde un Io fragilissimo, bisognoso di continue conferme dall’esterno, di uno specchio, appunto, in cui riflettersi per sentirsi vivo.
La funzione della donna del narcisista è propria questa: essere il suo specchio che gli rimanda un’immagine grandiosa di sé e lo protegge dal suo sentirsi vuoto e senza senso.
LA DURA VITA DELLA DONNA DEL NARCISISTA
La donna del narcisista ha dunque un compito molto faticoso e non avrà una vita facile.
Per quanto sia arduo trascrivere le relazioni umane dentro un copione, la storia d’amore con un narcisista segue delle trame abbastanza prevedibili.
La prima fase è quella dell’idealizzazione: “Tu sei perfetta per me”. “Per te farò cose meravigliose”. È la fase della bolla magica: cene, weekend rubati, gli sposati affermeranno addirittura di sentirsi pronti a lasciare le mogli.
Tutto questo solo per te, perché tu sei il motore, tu sei l’adrenalina che tiene in vita.
Dopo qualche mese, repentinamente, si passa alla seconda fase, che non è la fisiologica crisi post innamoramento, in cui tutto appare meno perfetto, ma una vera e propria svalutazione, il crollo dell’idealizzazione. “Tu non mi vai più bene”. “Non ti amo più”.
Senza alcuna via di mezzo. Senza un motivo apparente. Semplicemente, tu donna, non sei più il nutrimento di cui il narcisista ha bisogno per sopravvivere.
Dalle stelle alle stalle per citare un vecchio proverbio.
E allora la donna del narcisista crolla nel vuoto, si sente tradita, non da lui, ma da se stessa.“Come ho fatto a innamorarmi di una persona così?”;” L’ho sempre amato e portato su un palmo di mano, perché gli ho permesso di farmi così male?”.
Queste sono le tipiche frasi delle donne sedotte e abbandonate. Donne che in un primo momento si sono sentite amate, uniche, speciali. Perché per il narcisista anche la sua donna deve essere grandiosa, fantastica, ma poi, come tutte le cose belle è destinata a precipitare negli abissi, a perdere di senso.
LA FINE DI UN AMORE
Questo accade perché il narcisista è un uomo molto sofferente e tendenzialmente infelice. È insoddisfatto della sua vita e nulla può sedare la sua angoscia, neanche l’amore e la comprensione della sua donna.
Ci prova a stare bene, ma non può. Non esiste un luogo, una relazione, una carriera che possa finalmente soddisfarlo e renderlo sereno.
Non riesce a permettersi di godere in una vita equilibrata, normale, proprio per la paura di perdere quel senso grandioso di Sé. Non può stare in quello che ha. È sempre in guerra, alla stremante ricerca del nuovo e del magnifico per colmare la sua fame bulimica e inesauribile. Non è mai sazio.
Spesso il narcisista chiede alla propria partner di colmare quel buco nero, quel senso di vuoto, delegando a lei la sua sopravvivenza, il suo sentirsi potente e immortale. Le chiede una devozione, un amore incondizionato, un esserci al di sopra ogni cosa, anche di se stessa.
Tutto questo è ovviamente destinato a fallire, facendo sentire il narcisista ancora più solo nel mondo. Anche tu donna lo hai tradito. Anche tu dunque vieni fagocitata in quel buco nero, insieme a tutte le altre cose belle che hanno perso di significato.
Attenzione però, per quanto il narcisista riesca a farsi detestare, il suo atteggiamento non è sintomo di cattiveria, sadismo o indifferenza.
È dolore. È la sua fragilità che lo obbliga a prestare attenzione solo a se stesso. Non è pronto ad amare in modo maturo e autentico, ma ancora non se ne rende conto, perchè per prima cosa non ama neanche se stesso.
Per il narcisista prendere coscienza della propria debolezza sarebbe intollerabile; lo farebbe precipitare, molto probabilmente, nella buia depressione. Mentre una persona solida, ben strutturata, non ha problemi a fare i conti con le proprie fragilità, il narcisista ha bisogno di negarle e gonfiare il Sé proprio per l’incapacità di affrontare i fallimenti o semplicemente il fatto di non piacere.
La sua struttura è così precaria che ha bisogno di indossare una maschera che nasconde, ma allo stesso tempo lo protegge.
Lo protegge da se stesso.
Centro Clinico di Psicologia Caltanissetta Buratti